Sicilia centrale. Piazza Armerina, la Villa Romana del Casale e dintorni

Nel cuore della Sicilia centrale vi è un luogo imperdibile: la Villa Romana del Casale.

Siamo a un centinaio di chilometri sia dalla città di Agrigento e dalla sua Valle dei Templi sia dalla splendida Ragusa. Una distanza non certo impegnativa da percorrere in macchina anche per chi viaggia con bambini nonché un’ottima occasione per scoprire una parte dell’entroterra siciliano.

L’entrata al sito dista circa cinque chilometri dal paese di Piazza Armerina.

Questa cittadina collinare non è spesso considerata dagli itinerari turistici ma, oltre a essere il paese più vicino alla Villa Romana del Casale, vanta anche un caratteristico centro medioevale. E, visto che sempre in Sicilia siamo, non mancano inoltre ottimi ristoranti e graziosi Bed&Breakfast, che contribuiscono a rendere ancora più piacevole la visita.

Il simbolo della cittadina è la sua trecentesca Cattedrale che domina la bella piazza Duomo, da cui si gode di un’ottima vista sulla campagna circostante. Da qui, seguendo via Monte e girovagando tra le strette viuzze che da questa dipartono, si entra nella parte più caratteristica della centro storico. Seguendo invece via Cavour si scopre la parte più elegante della cittadina.
Se vi trovate in zona nel mese di agosto, dal 12 al 14, potete assistere alla caratteristica e animata festa medioevale in onore di Ruggero I re normanno, che sconfisse i saraceni nel 1087 e conquistò la città. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale della rappresentazione: www.paliodeinormanni.com

Lasciata la cittadina per la campagna ecco in una depressione boschiva la Villa Romana del Casale.

Questa Villa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO è unica nel suo genere. Non solo per gli stupendi mosaici pavimentali ottimamente conservati ma anche per sfarzosità e dimensioni.

 

Sicilia centrale

Si presume che la villa attuale sia stata costruita tra il III e VI secolo come residenza di campagna e di caccia dall’Imperatore Massimiamo, che regnò insieme a Diocleziano dal 286 d.C. al 305 d.C..
La Villa venne abbandonata definitivamente intorno all’anno 1000. E con il passare del tempo fango e vegetazione la ricoprirono completamente.  Solo nel 1761 fu riscoperta.

Attualmente la maggior parte dei suoi edifici è stata riportata alla luce. I lavori di scavo continuano comunque per recuperare ciò che è ancora sepolto.

Sicilia centrale

I numeri di questa villa sono veramente impressionanti. Più di 3500 metri quadrati di mosaici pavimentali dai colori vivaci che rappresentano scene di vita quotidiana e rappresentazioni di gesta eroiche. Una Domus di 48 stanze completamente autosufficiente con acquedotti, stanze per la conservazione dell’acqua calda e fredda, forni, terme, piscina, palestra, basilica ed un’infinità di cortili, corridoi e stanze.

Tra i mosaici più famosi della villa sul lato nord del peristilio (il principale cortile aperto della Domus), all’interno di quella che fu una sala da pranzo, vi è la scena della Piccola Caccia.

Sul lato orientale sempre del peristilio vi è l’Ambulacro della Grande Caccia, un corridoio di ben 60 metri meravigliosamente decorato con mosaici che rappresentano scene di caccia con animali selvatici ed esotici.

Verso la fine dell’Ambulacro si accede alla Sala delle Dieci Ragazze. Qui  sono raffigurate nove ragazze (in origine dieci) vestite in biancheria intima simile ai moderni bikini intente ad esercitarsi con pesi e a fare ginnastica.

Stupende poi le stanze dei bambini con il Vestibolo del Piccolo Circolo e il cubicolo dei Fanciulli Cacciatori.

Sicilia centrale

Il sito è a ragione molto conosciuto quindi nei periodi di grande affluenza turistica può essere un po’ congestionato, senza però perdere di fascino. In questi periodi meglio visitarlo la mattina presto o il tardo pomeriggio.

Apposite coperture sono istallate a protezione dei mosaici per proteggerli dalle intemperie. Queste protezioni facilitano inoltre la visita del sito in caso di pioggia.

Orario di apertura del sito

Dall’ultima domenica di Marzo all’ultimo sabato di Ottobre 9:00-19:00 (ultimo ingresso 18:00).

Dall’ultima domenica di Ottobre all’ultimo sabato di Marzo 9:00-17:00 (ultimo ingresso 16:00).

Il sito è aperto tutti i giorni tuttavia è sempre meglio chiamare per avere conferma sugli orari di apertura (tel. 0935 680036).

Acquisto del biglietto

Costo biglietto: 10 eu per gli adulti, 5 eu dai 18 ai 25 anni, gratuito fino ai 18 anni.

Possibilità di acquisto biglietto cumulativo che include le visite a diversi siti. Tra questi: la Villa Romana del Casale, i siti di Morgantina e il Museo Archeologico di Aidone.

Qui il link al sito ufficiale www.villaromanadelcasale.it

NEI DINTORNI

Potendo soffermarsi qualche giorno in più in questa zona della Sicilia centrale a breve distanza da Piazza Armerina si possono visitare:

Aidone una piccola cittadina che si raggiunge da Piazza Armenia percorrendo una suggestiva strada tra i boschi. La sua principale attrazione è il piccolo Museo Archeologico che costudisce reperti recuperati dal sito di Morgantina. Tra i più importanti la statua di Venere risalente al V secolo a.C. e il grande busto di Persefone del III secolo a.C..

Morgantina con i suoi scavi che hanno riportato alla luce parte dell’antica città greca.

Questo sito è poco conosciuto ma passeggiare tra le sue rovine è una piacevole sorpresa. L’antica città si estendeva tra due colline e nella valle di collegamento tra queste. Oggi sono ben riconoscibili le aree occupate da alcuni quartieri residenziali e dall’agorà, la piazza principale delle città nel periodo dell’Antica Grecia, con i resti delle botteghe al piano superiore ed il teatro ottimamente conservato al piano inferiore.

Per maggiori informazioni sul sito archeologico di Morgantina visitate:
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/cartedelleareearcheologiche/morgantina.pdf

Il biglietto d’ingresso al sito di Morgantina è cumulativo con quello del Museo Archeologico di Aidone.

Caltagirone cittadina nota per le sue sublimi ceramiche. I principali luoghi di interesse turistico sono nella città alta.

Qui da non perdere la Scalinata di Santa Maria del Monte, che da Piazza Municipio con 142 scalini ricoperti con piastrelle in maiolica porta alla Chiesa omonima. La scalinata è fiancheggiata da caratteristiche botteghe che vendono le rinomate ceramiche locali. La fatica di percorrere la lunga scalinata è ripagata poi una volta giunti alla sommità dalle magnifiche vedute.

Memorabile è lo spettacolo che offre il 24 e il 25 luglio di ogni anno quando, in occasione della Festa di San Giacomo, viene illuminata da più di quattromila lampade. L’arte della ceramica tuttora base dell’economia locale affonda le sue radici nella storia stessa di Caltagirone. Con l’avvento infatti degli arabi intorno all’anno 1000 la lavorazione della terracotta, di cui gli abitanti locali erano già maestri, venne trasformata in una vera e propria industria di produzione della ceramica. Di ottima qualità e fattezza, abbellita dall’applicazione di smalto e colori. Primi tra tutti il blu ed il giallo. Colori che caratterizzano ancora oggi le ceramiche prodotte.

Oltre alle ceramiche a Caltagirone vi sono anche belle Chiese e palazzi barocchi. Tra queste la Chiese di San Francesco e la Chiesa del Carmine con il suo estesissimo presepe di terracotta. Ottimo invece per una pausa il grazioso e curato giardino pubblico accanto al Museo della Ceramica.

Enna e il suo centro medioevale. Meritano una visita il meraviglioso Duomo, con il soffitto a cassettoni in legno e le elaborate decorazioni interne, ed il
Castello di Lombardia, uno dei più importanti della Sicilia.
Fu fondato dai Saraceni e successivamente modificato dai Normanni. La parte attualmente più pregevole sono le massicce mura con le sei torri rimaste. In origine erano venti. Queste danno bene l’idea dell’importanza che ebbe nel tempo il Castello. Non mancano inoltre cortili interni dove i bambini possono correre liberamente. Dalle mura ottima è anche la vista sulla campagna circostante, sul pittoresco borgo di Calascibetta e sull’imponente sperone roccioso detto Rocca di Cerere. Sopra questo sperone nel 480 a.C. fu costruito il Tempio di Demetra, dea del raccolto. Dell’antico tempio oggi non rimane nulla però da qui si possono ammirare tramonti stupendi.

Distanze chilometriche da Piazza Armerina

↘️Caltagirone 30 km
↗️Aidone/ Morgantina 11/16 km
⬆️Enna 31 km

 

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