Itinerario Italia Nord Sud con bambini.
Civita di Bagnoregio, Viterbo, Matera, Caserta, Marina di Pescoluse (Salento), Palinuro (Cilento), Paestum, Amalfi, Pompei e Vesuvio.
Durata 15 giorni/14 notti
Periodo: fine Agosto – inizio Settembre
Happy Family Traveling?!?
Presente: 2 adulti, 2 bimbe di 4 e 6 anni ed un maschietto di 9 mesi
Questo viaggio è stato fatto a fine estate seguendo un itinerario deciso per lo più in corso d’opera.
Qualche settimana prima di partire abbiamo giusto prenotato l’appartamento a Marina di Pescoluse, in Salento. Essendo ancora periodo di grande afflusso turistico in quelle zone abbiamo preferito non correre il rischio di non trovare un appartamento a pochi passi dal mare.
Qualche giorno prima abbiamo invece deciso le tappe di avvicinamento e prenotato la prima notte a Viterbo.
Nulla più e via partiti!!
PRIMA TAPPA (1a notte): Civita di Bagnoregio e Viterbo (Lazio).
Civita di Bagnoregio
Avevo visto la fotografia di questo borgo medioevale arroccato su un colle circondato da burroni su un’autorevole rivista straniera di viaggi e ne ero rimasta subito affascinata. Quando poi ho scoperto che era in Italia, in particolare in Lazio al confine con l’Umbria, quale occasione migliore per visitarlo se non in questa tappa di avvicinamento verso sud.
Spettacolare il paesaggio dal ponte sospeso, unico punto d’accesso al borgo (ingresso 5 eu). Il panorama attorno della Valle dei Calanchi particolarissimo. Passeggiare per le viuzze di questo piccolo borgo ben tenuto e’ molto piacevole ed una continua sorpresa tra piccoli cortili interni, terrazze con vista e case storiche.
Arrivando giusto per pranzo abbiamo approfittato per provare una delle ottime trattorie vicino alla piazza centrale.
Da qui in poco siamo giunti a Viterbo, nel cuore della verde Tuscia, antica terra abitata dagli Etruschi. Giusto il tempo di lasciare le valigie nel B&B ed eccoci a girovagare per la Città dei Papi, così soprannominata da quando nel XIII secolo divenne per un periodo sede papale. Viterbo ha un bel centro storico racchiuso da alte mura medioevali con 8 porte d’accesso. Su tutto svettano possenti torri.
Emblema del periodo papale e’ il Palazzo dei Papi con la sua elegante loggia. Sebbene l’impronta medioevale è molto forte non mancano eleganti palazzi, chiese e fontane di epoche successive.
Meritevoli di visita sono senza dubbio anche il Palazzo dei Priori, attuale sede municipale, in Piazza Plebiscito splendidamente affrescato e il quartiere medioevale San Pellegrino.
Per maggiori info: www.visitviterbo.it
SECONDA TAPPA (2a notte): Caserta (Campania) per visitare La Reggia di Caserta.
La Reggia di Caserta inutile dire che e’ stupenda e sinceramente non mi aspettavo avesse poco o nulla da invidiare a regge molto più blasonate.
Ultimo gioiello italiano del periodo barocco fu voluta da Carlo Borbone e costruita su progetto dell’architetto Luigi Vanitelli nei decenni tra il Settecento (la prima pietra fu posta nel 1752) e l’Ottocento. Gli arredi, le opere d’arte ed i decori dell’interno lasciano senza parole. I bambini sono rimasti particolarmente affascinati dalle stanze dove vi sono i giochi reali d’epoca e la piccola stanza magica (….a voi scoprirla!…).
Per riuscire a visitare bene e senza fretta sia l’interno della Reggia che il parco, dove i bambini possono correre a perdifiato nei suoi infiniti giardini tra cascate capolavoro, statue “dimenticate” ricoperte dalla vegetazione e laghetti vari, ci vogliono almeno 5/6ore. Si può spezzare la visita organizzandosi per fare un bel picnic nel parco.
La Reggia e’ in centro città e la si raggiunge facilmente sia con i mezzi pubblici che con la macchina. Vi sono diversi parcheggi a tempo in zona non troppo lontani dai vari ingressi.
Per maggiori informazioni: www.reggiadicasera.beniculturali.it
Le vie pedonali del centro di Caserta con negozi, ristoranti e locali sono raggiungibili dalla Reggia con una breve passeggiata (ovviamente uscendo dall’ingresso più vicino).
TERZA TAPPA (3a,4a notte): Matera(Basilicata)
Qui vi rimando al nostro articolo su Matera:
Alla scoperta di Matera città dal fascino senza tempo
QUARTA TAPPA (5a,6a,7a,8anotte: 4 notti): Marina di Pescoluse (Puglia).
Questa piccola località balneare è soprannominata le Maldive del Salento ed in effetti, una volta visto il mare, non si può dare torto all’appellativo. Qui è il posto ideale per chi cerca solo mare: un mare stupendo.
Non vi è un vero e proprio centro ma una passeggiata parallela alla spiaggia, che rimane però nascosta dalle dune, con alcune giostre, una pasticceria/gelateria e qualche chiosco stagionale. Sulla strada litoranea che attraversa l’abitato e sulle vie che scendono verso la spiaggia vi sono alcuni bar, qualche negozio e un piccolo supermercato per fare la spesa, con ottimi prodotti locali come la burrata.
QUINTA TAPPA (9a notte): Trasferimento dal Salento al Cilento con notte a Nova Siri (Basilicata).
Per spezzare il viaggio in macchina dal Salento al Cilento, a circa metà strada, abbiamo soggiornato in un villaggio turistico sulla costa nel quale ci e’ sembrato di fare un tuffo negli anni 80. Lo abbiamo scelto però perché dotato di gran belle piscine dove abbiamo sguazzato tutta la mattinata seguente prima di rimetterci in viaggio.
SESTA TAPPA (10a,11a notte: 2notti): Palinuro nel Cilento (Campania).
Qui volendo andare in spiaggia senza dover prendere la macchina abbiamo trovato un mare fantastico nella zona del porto, che è raggiungibile con una passeggiata dal centro di circa 30 minuti. Vi sono diversi stabilimenti balneari dove e’ possibile a prezzi ragionevoli affittare lettini. Non mancano poi ottimi ristoranti affacciati sul mare.
Le vie del centro del paese sono ricche di negozi, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e sono molto animate anche la sera.
Il giorno della partenza dopo avere trascorso la mattina in spiaggia ed il pomeriggio in piscina ci siamo diretti verso Paestum.
SETTIMA TAPPA (12a notte): Paestum per visitare il parco archeologico di Paestum.
Anche qui hotel con piscina e dopo un paio d’ore di bagni, sempre stimolanti per i bambini e rilassanti per i genitori, eccoci pronti per la visita dell’area archeologica.
Caso ha voluto che fosse domenica e quindi ingresso gratuito.
Sotto il sole cocente di mezzogiorno siamo partiti dal Museo, dove vi sono custoditi reperti di valore inestimabile e di grande maestria di epoca greca e romana. Tra questi: la famosa Tomba del Tuffatore, l’unico esempio di pittura greca a grandi dimensioni giunto fino ai giorni nostri.
Il parco archeologico di Paestum, che rappresenta uno dei siti meglio conservati del periodo della Magna Grecia, e’ molto ampio e con pochissime zone d’ombra quindi in estate cappellini o bandane ed acqua sono necessari.
Vi sono tre maestosi templi dorici, in uno dei quali sul suggestivo altare sono ancora visibili le macchie di sangue dei sacrifici. Gli scavi hanno poi portato alla luce i resti dell’antica città prima greca, fondata con il nome di Poseidonia, poi lucana e divenne “Paistom” e infine romana “Paestum”. L’area rende bene l’idea di quella che fu l’importanza storica di questa città.
Per info: http://www.museopaestum.beniculturali.it/
OTTAVA TAPPA (13a notte): Amalfi.
Se pur di domenica tardo pomeriggio la stretta strada della costiera si è rilevata particolarmente trafficata.
Percorrerla è un’impresa ed arrivare a destinazione senza danni è sempre un sollievo. Però poi una volta parcheggiato l’auto: “spettacolo”: il borgo, la posizione, il mare blu.
Il mio consiglio è quello di lasciare la macchina, venendo da Salerno, al primo parcheggio a pagamento posto poco prima del paese sotto la montagna.
Da non perdere passeggiando per l’antico borgo:
la visita al meraviglioso Duomo, conosciuto anche come Cattedrale di Sant’Andrea, con l’adiacente Chiostro del Paradiso in stile arabo normanno.
Una sosta alla storica pasticceria Pansa. Ricordo ancora quella delizia al limone con commozione…(I prezzi per le consumazioni al banco o da asporto sono nella norma. Se ci si siede, sempre che si riesca a trovare posto, i prezzi sono ovviamente molto più alti anche perché si è su una delle principali piazzette).
Il giorno seguente il tempo un po’ uggioso e grigio ci ha spinto a partire in tarda mattinata alla volta di Pompei. Purtroppo, poco dopo il paese di Amalfi, appena saliti di altitudine, una nebbia fittissima ci ha impedito di godere della meravigliosa vista sulla costiera. Sarà per la prossima!
NONA TAPPA (14a e ultima notte): Pompei.
Poco dopo le 16 siamo entrati agli scavi di Pompei, senza fare nessuna coda, e siamo stati tra gli ultimi ad uscire verso le 19:30.
Il sito merita tranquillamente una visita di almeno cinque/sei ore per poter vedere le attrattive principali senza dover correre. Essendo molto ampio (una città) e’ meglio avere un’idea del percorso da fare all’interno dando priorità alle proprie preferenze. Informatevi sempre prima sulle case e le aree non accessibili al pubblico.
Tenete presente inoltre che vi sono poche zone d’ombra e pochi punti di ristoro. Meglio portarsi qualcosa da bere e da mangiare. Muoversi con il passeggino non è per niente agevole. Impossibile utilizzarlo lungo le antiche vie acciottolate. Quindi spesso dovrete abbandonarlo. Fascie o zaini porta bambini potrebbero facilitarvi nella visita. L’alternativa sono le spalle di papà!!!
Gli scavi di Pompei sono stupefacenti perché hanno riportato alla luce una città ottimamente conservata la cui storia si e’ interrotta improvvisamente nel 79 d.C. a seguito dell’eruzione del Vesuvio. Visitando il sito ci si rende conto di quanto XX secoli fa’ l’uomo fosse “avanti” nell’architettura civile ed urbana. La regressione poi dei secoli successivi lascia ancora più perplessi.
Passeggiando tra i vari quartieri (Regi) dell’antica Pompei si scoprono:
ampie ed organizzate aree pubbliche (il Foro, i Templi, l’Anfiteatro, le terme, le mense, le palestre,…).
Meravigliose ma anche funzionali case nobiliari.
Laboratori, magazzini ancora pieni di merce, negozi, il “Lupanare”: il bordello pompeiano con i suoi famosi affreschi erotici.
Entrando nelle più famose case di Pompei e’ possibile inoltre ammirare splendide pitture murarie, elaborati pavimenti a mosaico, importanti decori ed anche qualche ”sopravvissuto” (al furto) oggetto in marmo scolpito alla perfezione. Nessun dettaglio in queste nobili dimore era lasciato al caso.
Per informazioni: http://www.comune.pompei.na.it/scavi.html http://pompeiisites.org
DECIMA TAPPA: il Vesuvio.
Lasciata Pompei, la mattina abbiamo tentato la salita al Vesuvio. Si accede al cratere del vulcano seguendo a piedi un percorso ripido che parte dall’ultimo parcheggio. Una volta giunti alla bocca del cratere, condizioni permettendo, si può percorrere parte del perimetro.
Abbiamo trovato una giornata stupenda però con forte vento, che ha reso quindi impegnativa la salita a causa della polvere e del terriccio che questo alzava.
La vista però una volta giunti sul Golfo di Napoli e sulla costa è impagabile.
Un po’ più inquietante è invece la vista del materiale lavico sceso lungo la valle.
Portare i bambini fino alla bocca del vulcano non era consigliato per il forte vento ma si sono consolati con l’acquisto di un colorato e sberluccicoso souvenir: le pietre laviche.
Dopo una bella pizza napoletana, peraltro ottima, con vista sul Golfo di Napoli in uno dei ristoranti panoramici che si incontrano sulla strada d‘accesso al vulcano siamo ripartiti. Questa volta però con direzione casa!
I bimbi distrutti dall’esperienza Vesuvio, ma fieri delle loro pietre laviche, hanno dormito per un bel po’….tappa in autogrill a Firenze per cena e poi via verso casa!
E’ importante sapere prima di avventurarsi verso il Vesuvio, che la salita verso il cratere può essere chiusa causa condizioni meteo, frane o lavori. Così come la strada può essere interrotta. Quindi prima di intraprendere questa gita e’ meglio chiamare l’Ente parco per capire fino dove si può arrivare e cosa si può fare e valutare se ne vale la pena. (Biglietto salita al cratere: 10 eu interno e 8 eu ridotto).
https://www.parconazionaledelvesuvio.it
Nel calcolare le tempistiche tenete presente che la strada che porta al Vesuvio può essere particolarmente trafficata.
INFORMAZIONI PRATICHE (Alloggi, distanze chilometriche, etc)
Qui Informazioni e consigli pratici per Itinerario Italia Nord Sud