Eccoci appena rientrati da un breve, e non programmato, soggiorno infrasettimanale a Roma di tre giorni.
È stata una decisione presa all’ultimo con i biglietti del treno e l’alloggio prenotati la sera prima della partenza. Per l’alloggio nessun problema vi è un’ampia offerta, anche perché questo è un periodo di bassa stagione. Per il biglietto del treno è decisamente più economico acquistarlo con un po’ d’anticipo.
Il viaggio lo abbiamo fatto con il Frecciarossa da Milano delle 6:08. Comodo, puntuale ed in tre ore eravamo alla stazione Termini, in centro, e da lì in massimo 15 minuti di taxi (con 10/15 euro), salvo imprevisti, si raggiunge qualsiasi altra zona centrale di Roma.
Qui Consigli su acquisto del biglietto e scelta del posto su treno Frecciarossa MI-RO
Abbiamo soggiornato nel quartiere Prati.
Un bel quartiere residenziale, tranquillo e curato, dove è facile trovare un posto per mangiare, adatto ad ogni esigenza. Tra trattorie, ristoranti, bar ed enoteche la scelta è veramente ampia.
Uscire a cena, dopo aver girato a piedi per Roma con bambini tutto il giorno (con una media di 15 chilometri), e trovare a pochi passi dal proprio alloggio delle ottime trattorie non è cosa di poca importanza!
La posizione, a 15 minuti a piedi sia dal Vaticano sia dal centro storico, è poi ideale.

Il centro di Roma è ben tenuto e passeggiare per le sue vie è una continua scoperta.
E che dire…TANTA BELLEZZA!!!
Il primo giorno siamo partiti da Castel Sant’Angelo, maestoso e dalla storia affascinante, voluto come Mausoleo dall’Imperatore romano Adriano fu poi utilizzato da diversi Papi come rifugio quando il Vaticano era a rischio d’assedio. E’ posto tra il Tevere e la meravigliosa vista verso la Cattedrale di San Pietro.
Attraversando il Ponte Sant’Angelo con i suoi angeli scolpiti ci si trova direttamente nel centro storico.

Da qui, Piazza Navona con i suoi nobili palazzi e le splendide fontane del Bernini: un capolavoro.


Una deviazione dalla Piazza per la Chiesa di San Luigi dei Francesi per ammirare tre opere, tra le più apprezzate, del Caravaggio: la Vocazione di San Matteo, San Matteo e l’Angelo e il Martirio di San Matteo.
Rientrando verso Piazza Navona si incontra Palazzo Madama, sede del Senato, e a breve distanza il Pantheon.

Pensare che quest’opera di alta ingegneria, sebbene spogliata dai decori nel corso dei secoli, è così dal 125 dc è qualcosa di strabiliante. Al suo interno vi è costudita la Tomba di Raffaello con un’epigrafe che dice tutto: “Qui giace Raffaello, dal quale Natura temette, mentre era vivo, di essere vinta; ma, ora che è morto, teme di morire”.
Dietro al Pantheon vi è l’unica chiesa gotica della città, Santa Maria sopra Minerva, e sulla sua piazza la deliziosa statua dell’Elefantino del Bernini.
Passando poi tra strette viuzze la vista si apre sulla Fontana di Trevi e si rimane senza parole!
Da qui con 15 minuti di cammino si arriva a Piazza di Spagna e alla famosa scalinata di Trinità dei Monti, che per anni è stata luogo d’incontro di artisti e poeti.
Alla base della scalinata vi è un’altra famosa fontana: La Barcaccia, di Pietro Bernini padre del più noto Gian Lorenzo, ed alla sua sommità l’omonima Chiesa.
Dalla cima della scalinata si ha un’ottima vista su tutta la città così come, proseguendo su via Trinità dei Monti, la si ha dal Plincio. Qui, sulla terrazza posta sopra Piazza del Popolo, mentre gli adulti erano intenti ad ammirare le luci del tramonto sulla città, i bambini si sono diverti alla grande inseguendo enormi bolle di sapone fatte da alcuni artisti di strada.
Il secondo giorno ci siamo dedicati a “Roma Antica”. Dal centro si arriva prima all’Area Sacra, abitata da una numerosa colonia di gatti, che ha attirato non poco l’attenzione dei bambini!

Poi, passando per Piazza Venezia con i suoi storici edifici e il monumentale e abbagliante Monumento a Vittorio Emanuele II si giunge alla via dei Fori Romani.
Percorrerla sembra di fare un tuffo nella storia.
Da una parte l’altissima colonna Traiana con i suoi splendidi rilevi, gli edifici ben conservati del complesso dei Mercati di Traiano e i resti dei Fori di Traiano ed Augusto.

Dall’altra parte, un’anticipazione di quella che è l’area archeologica del Palatino e del Foro Romano.
Ed in fondo il Colosseo. BELLO!
Me lo ricordavo scuro ed invece il rivestimento esterno in travertino chiaro é stato riportato a nuovo splendore.
Il biglietto per visitare il Colosseo, il Palatino e il Foro è unico e vale due giorni consecutivi. Ad ogni area si può accedere solo una volta. Seguendo un suggerimento dato da un amico, dopo aver visto la lunga coda per l’acquisto del biglietto all’entrata del Colosseo, il biglietto lo abbiamo preso all’ingresso del Palatino. Lasciato il Colosseo e passato l’Arco di Costantino lo trovate ad un centinaio di metri sulla destra.
Il costo per 2 adulti è stato di 24 euro ed i bambini gratuiti (2,7 e 9 anni). Nel corso della visita abbiamo però scoperto che per visitare per esempio il Criptoportico, un lungo passaggio sotterraneo voluto da Nerone nell’area del Palatino, serviva un biglietto con integrazione. Tenete presente che i siti chiudono in questo periodo (dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio) alle 16:30 e l’ultimo ingresso è alle 15:30. Tuttavia l’accesso ad alcune attrattive è già interdetto dalle 15:45 (es Criptoportico, Tempio di Romolo). Meglio chiedere informazioni a proposito alla biglietteria.
Per informazioni ed acquisti biglietti in prevendita on line: www.coopculture.it

Il nostro percorso di visita l’abbiamo quindi iniziato dal Palatino e la parte più interessante è quella alta, da cui tra l’altro si gode di un’ampia veduta su tutta l’area degli scavi, e l’area della Via Sacra che attraversa il Foro, che all’epoca romana rappresentava il centro della città.
Piacevole è anche la passeggiata che corre esterna alle antiche mura ai piedi del Palatino, costeggiando il Circo Massimo, di cui oggi rimane poco ma all’epoca fu l’arena più importante di Roma e poteva contenere fino a 400.000 spettatori.
Entrati al Palatino nel primo pomeriggio non siamo riusciti a visitare nello stesso giorno anche il Colosseo.
Allora abbiamo optato per la Chiesa di San Pietro in Vinicoli, dove vi è la scultura di Mosè di Michelangelo, da molti definita la sua opera più carismatica e realistica. La scultura fa parte di un monumento funebre commissionatogli dal Papa Giulio II, che Michelangelo non poté suo malgrado ultimare per portare avanti altri lavori a cui fu chiamato, tra cui la Cappella Sistina. Nell’opera sono di Michelangelo anche le statue di Lia e Rachele. Per raggiungere questa chiesa, che è poco distante dal Colosseo, è più conveniente salire dalla principale via Cavour, onde perdersi come noi tra le viuzze ed allungare parecchio il percorso.
In via Cavour abbiamo pranzato, per caso, in un piccolo locale Burger Bistrot dove servono degli ottimi hamburger, con carne italiana e da filiera biologica cucinata “sous vide” (con cottura sotto vuoto a bassa temperatura), originali anche gli abbinamenti. Il personale e’ molto preparato, disponibile e gentile.

Il terzo giorno, avendo il treno alle 18:45, abbiamo visitato la mattina i Musei Vaticani ed il pomeriggio il Colosseo senza per quest’ultimo dovere fare coda, perché avendo già il biglietto bisogna solo passare i controlli di sicurezza. Spostandoci all’andata con il taxi e rientrando a piedi al quartiere Prati.
Il biglietto ai Musei Vaticani l’ho acquistato on lite sul sito www.museivaticani.va il giorno in cui siamo arrivati a Roma, scegliendo giorno ed ora d’ingresso. Questo ci ha permesso di saltare la lunga coda che vi era già alle 9. Il costo non è economico: adulti 17 eu, bambini dai 6 anni compiuti 8 eu. Da aggiungere a biglietto altri 4 eu per l’acquisto online “Salta Fila”, ma ne vale assolutamente la pena.
Prima di entrare vi conviene decidere a cosa dare priorità durante la visita perché al suo interno vi sono talmente tante collezioni da perdersi. Noi, in quattro ore di permanenza non so se ne abbiamo viste la metà: la Pinacoteca, la sala delle muse e degli animali, il Museo Gregoriano Egizio, la Cappella Sistina e le Stanze del Raffaello, passando per la Galleria dei candelabri, la Galleria degli arazzi e la Galleria delle carte geografiche.
È un Museo che sicuramente merita di essere visto più volte. È incredibile la quantità di reperti storici e di opere di epoche diverse e dal valore inestimabile che vi sono all’ interno. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui è preso d’assalto dai turisti. In alcuni tratti ci muove in coda e nella Cappella Sistina, benché non sia piccola, non è scontato riuscire a trovare spazio dove si vorrebbe.
Se siete a Roma la prima domenica del mese potete approfittare dell’iniziativa: Ingresso gratuito ai luoghi della cultura statale (musei, scavi archeologici, gallerie, parchi e giardini). L’ingresso gratuito ai Musei Vaticani è invece l’ultima domenica del mese.
È comunque sempre consigliato verificare in anticipo sui siti delle sedi prescelte, o telefonando, l’effettiva apertura, se è necessaria la prenotazione e se sono ad ingresso contingentato.
Sono stati tre giorni veramente eccezionali, città stupenda con tantissime cose da vedere e da fare; si mangia bene, e qualsiasi cosa a qualsiasi ora, a prezzi buoni. Siamo stati fortunati anche con il tempo perché le giornate sono sempre state soleggiate. Tuttavia in caso di brutto tempo Roma ha tantissime attrattive in luoghi chiusi adatte anche ai bambini; senza contare l’ampia offerta di negozi, gelaterie e pasticcerie.
I bimbi ne sono rimasti propri affascinanti tanto che non vedono l’ora di tornarci.
Ecco qualche idea per la nostra prossima visita e che potrebbe esservi utile per soggiorni oltre i 3 giorni.
Dal Celio al Gianicolo.
Partendo dalla Chiesa di San Clemente del XII secolo, l’interno della quale racchiude tre diversi luoghi di culto e di tre epoche diverse. Dalla Basilica medioevale si scende alla Chiesa Inferiore del 392 per poi scendere ancora fino al Mitreo di fine II secolo e a delle rovine di case romane, collegate da uno stretto e buio corridoio alle stanze di un palazzo imperiale del I secolo.
Da qui, a seguire la Chiesa di Gregorio Magno con il suo meraviglioso pavimento cosmatesco del XIII secolo, la Bocca della Verità, il Teatro Marcello e attraversando l’Isola Triburtina l’animato quartiere di Trastevere per poi salire al Gianicolo e godere del migliore panorama del centro.
Passeggiare per le vie del Ghetto
La Cattedrale di San Pietro
Villa Borghese con i suoi giardini e musei
Il sito archeologico di Ostia antica, raggiungibile da Roma con i mezzi pubblici in circa 1 ora e 15 minuti.
Provare il maritozzo con la panna della Pasticceria Regoli, in via dello Statuto 60, a 15/20 minuti a piedi sia dalla Stazione Termini sia dalla zona del Colosseo.
Dove dormire
Come anticipato, abbiamo soggiornato nel quartiere Prati presso Quiriti Vatican Relais. Ha ottime recensioni e un ottimo rapporto prezzo/qualita’ (186 eu, per 2 notti in camera quadrupla con tariffa last minute in bassa stagione). Si trova a 15 minuti a piedi sia dal Vaticano sia dal centro in un contesto molto tranquillo. La struttura è ospitata al secondo piano di un grande palazzo residenziale dotato di ascensore. La nostra camera quadrupla, non ha disatteso le aspettative: confortevole, spaziosa, luminosa, pulita e con una doccia con cromoterapia apprezzatissima anche dai bambini. L’angolo cucina in comune, dove si consuma la colazione, rimane accessibile tutto il giorno. E’ dotato di macchina da caffè/cappuccino, teiera, forno a microonde e frigorifero rifornito. Si ha quindi tutto il necessario per preparasi delle merende o una bevanda calda al rientro. Il personale e’ stato molto gentile e ci ha dato preziosi consigli per visitare al meglio la città.
Per info: Quiriti Vatican Relais, via Paolo Emilio 32, tel/cell 3937992558-Andrea
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